Il mondo delle Certificazioni sostenibili è molto vasto e tocca tanti ambiti diversi, da quello alimentare a quello elettronico, da quello delle risorse, come plastica e carta, a quello tessile. In questo articolo approfondirò proprio le Certificazioni in sostenibili dei tessuti, per poter portare a tutti noi un pizzico di consapevolezza in più quando effettuiamo le scelte di quale abbigliamento acquistare.
Le Certificazioni aiutano il consumatore a districarsi nella giungla dei prodotti sul mercato, potendo distinguere quali oggetti rispettano alcune regole e quali invece hanno subito un processo di lavorazione oppure sono stati lavorati in modo non rispettoso di alcuni principi basilari. Oltre a questo, le certificazioni possono anche essere emesse per “premiare” un certo prodotto che magari presenta caratteristiche di valore aggiunto rispetto ad un altro bene, che quindi meritano di essere valorizzate.
Di seguito è possibile trovare l’elenco delle Certificazioni che garantiscono il rispetto dell’ambiente, dei lavoratori nonché l’utilizzo di prodotti non chimici e/o che non derivano dagli animali.
Certificazioni sostenibili dei tessuti
– MATERIALI UTILIZZATI E PROCESSI DI RICICLO
GLOBAL ORGANIC TEXTILE STANDARD (GOTS)
Questa certificazione è stata istituita nel 2005 ed è leader delle certificazioni sostenibili e viene rilasciata quando si fa un utilizzo di fibre naturali biologiche e quando è possibile mantenere la loro tracciabilità lungo la filiera di produzione. GOTS garantisce la produzione e promozione di prodotti tessili che rispettino l’ambiente e i diritti sociali fondamentali dei lavoratori.
La certificazione GRS certifica i prodotti che sono il risultato di un processo di riciclo. Si occupa di valorizzare i prodotti realizzati con materiali da riciclo, nel rispetto di criteri ambientali e sociali estesi a tutte le fasi della filiera produttiva.
Di seguito è possibile leggere i tessuti riciclabili e le Aziende produttrici alle quali è possibile applicare l’etichetta GRS:
- cotone riciclato;
- lana riciclata;
- poliestere riciclato;
- poliammide riciclata;
- rigenerato di fibre di cuoio.
OEKO-TEX è una certificazione valida dal 1992 per prodotti nei quali si garantisce la totale assenza di sostanze tossiche.
L’etichetta Oeko-tex comprende quattro livelli di controllo:
- Il controllo delle materie prime che sono state utilizzate nella fabbricazione del tessuto;
- Il controllo del processo di produzione del tessuto;
- Il controllo del prodotto finale prima che arrivi sul mercato;
- Il controllo dell’approvvigionamento dei prodotti.
ORGANIC CONTENT STANDARD (OCS)
La certificazione OCS si applica alle aziende che trattano cotone seguendo le procedure biologiche non solo nella fase di coltivazione, ma anche nella trasformazione primaria, nella produzione, nel confezionamento, nell’etichettatura, nell’immagazzinamento e nella spedizione finale. L’OCS si applica ai prodotti che contengono almeno il 5% di materiale coltivato biologicamente, calcolato come percentuale dell’intero prodotto.
Perchè due loghi?
I prodotti con un contenuto di materiale biologico che va dal 5 % al 95 % escluso sono etichettati con il Logo Organic-Blended; quelli che hanno un contenuto di materiale che va dal 95% incluso al 100% sono identificati con il Logo Organic-100. Una bella differenza!
TESSUTI ECOLOGICI E RICICLATI (ERTS)
ECOCERT è un organismo di controllo e certificazione dello sviluppo ecosostenibile.
Nasce in Francia nel 1991 e viene concessa per un periodo limitato, durante il quale viene costantemente esercitata la vigilanza da parte dell’organismo di certificazione.
Il logo ERTS certifica prodotti di origine ecologica e riciclata promuovendo pratiche e condizioni di produzione nell’industria dell’abbigliamento e del tessile che rispettino l’ambiente e le persone. Stabilisce i requisiti minimi ambientali e sociali per definire lo stato ecologico, coprendo le fasi di progettazione del prodotto, la produzione delle materie prime, la fabbricazione fino al completamento, la distribuzione, l’uso e il fine vita del prodotto finito.
Si tratta di una certificazione ambientale di prodotto, che rende noti e riconoscibili i materiali ottenuti dalla valorizzazione dei rifiuti plastici. Plastica Seconda Vita è un mezzo di verifica della conformità ogniqualvolta sia necessario mostrare che il contenuto si un prodotto di plastica sia riciclato.
– RISPETTO DELL’AMBIENTE
L’etichetta sulla riduzione del carbonio certifica che il prodotto è neutrale per l’ambiente (ovvero senza impatto… mi chiedo sinceramente se sia mai possibile!?). Il calcolo viene definito considerando tutte le componenti che completano il capo di abbigliamento e le fasi del processo produttivo. Interessante anche se, personalmente, non l’ho mai vista!
FOREST STEWARDSHIP COUNCIL (FSC)
Il Forest Stewardship Council (FSC) è un’organizzazione internazionale non governativa che nasce nel 1993 con lo scopo di promuovere la gestione responsabile di foreste e piantagioni.
La certificazione FSC identifica quei prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard (ambientali, sociali ed economici). Possiamo trovare anche delle fibre tessili contenenti nei capi di abbigliamento, o accessori, che riportano questa certificazione.
– ANIMALI COINVOLTI: PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE O TEST SU ANIMALI
RESPONSIBLE DOWN STANDARD (RDS)
Questa certificazione è anch’essa promossa da Textile Exchange, una fondamentale non-profit internazionale per lo sviluppo responsabile e sostenibile del settore tessile
RDS assicura che piumino e piume impiegate per elementi di imbottitura derivino da uccelli acquatici (oca e anatra) o terrestri (es. pollo e tacchino) che NON siano stati mal trattati (parliamo di dolore, sofferenza o stress) e che sia possibile verificarne la tracciabilità lungo l’intera filiera produttiva.
Ecco cosa viene garantito:
- piumino e piume da allevamenti responsabili;
- il 5% dell’origine delle piume vengono certificate;
- filiera della produzione trasparente e tracciata.
RESPONSIBLE WOOL STANDARD (RWS)
Anche la Certificazione in questione è promossa da da Textile Exchange.
Ciò che viene certificata è la lana. Si garantisce una provenienza da allevamenti gestiti in modo responsabile con un’attenzione forte al benessere degli animali e dell’ambiente, anche in questo caso si pone un accento sulla tracciabilità della filiera produttiva. Le tipologia di lana di cui si parla sono molteplici: cardate e non, pettinate e non, altri prodotti tessili e altre attività manifatturiere.
Ciò che viene garantito:
- almeno il 5% di Lana RWS certificata;
- filiera di produzione Attività conforme ai requisiti fissati.
– SOCIALI: DIRITTO DEI LAVORATORI E/O DELLE COMUNITA’
Fairtrade è un’organizzazione internazionale che ha come obiettivo quello di migliorare le condizioni dei produttori agricoli dei Paesi in via di sviluppo. Lo fa attraverso precisi Standard che permettono agli agricoltori e ai lavoratori di accedere a condizioni economiche migliori, infatti Fairtrade assicura che i prodotti certificati vengano pagati ad un prezzo minimo (necessario per coprire i costi degli agricoltori e dei produttori locali) + un premio Fairtrade (offerto agli stessi agricoltori e lavoratori per poter investire nel settore che ritengono più opportuno: per migliorare le tecniche produttive, costruire strade e infrastrutture, oppure per l’istruzione ai loro figli, costruire ambulatori medici, ecc).
Oltre a queste certificazioni ce ne sono altre, ma aggiornerò la lista man mano.
Se tu ti sei imbattuta/o in loghi di certificazioni tessili e hai il piacere di segnalarmeli, puoi farlo tramite questo form ✏️ oppure contattandomi tramite la mia pagina instagram.